La continua evoluzione del mondo dell’hospitality spinge sempre di più le strutture ricettive a voler regalare ai propri clienti un’esperienza unica e personalizzata.
Le camere di un albergo e gli spazi comuni devono essere arredati con stile e funzionalità. La scelta di divani e poltrone, ad esempio, deve rispettare lo stile complessivo di arredamento dell’hotel e le norme vigenti al riguardo.
Normative di sicurezza
La normativa fondamentale, alla quale ci si rifà in materia di sicurezza degli arredi, è il DM 26 giugno 1984: “Classificazione di reazione al fuoco ed omologazione dei materiali ai fini della prevenzione incendi”.
Questa norma è stata emanata dopo il terribile incidente del 13 febbraio 1983 quando, a seguito di un incendio al cinema Statuto di Torino, morirono 64 persone.
La norma del 1984 pose le basi per il successivo DM 9 aprile 1994, la normativa sulla prevenzione degli incendi nei locali pubblici e negli hotel con oltre 25 posti letto.
A questi Decreti Ministeriali si aggiungono poi una serie di circolari specifiche per molte tipologie di arredidestinati a strutture dove siano richiesti requisiti di prevenzione incendi.
Per rispettare queste normative, i produttori di arredi imbottiti per hotel, ristoranti e spazi pubblici devono realizzare oggetti omologati alle normative e adeguatamente certificati.
Ogni prodotto, infatti, deve essere fornito della propria scheda informativa che indichi tutte le caratteristiche tecnico-costruttive e le informazioni relative alla composizione di tessuti e del loro lavaggio.
Una delle certificazioni più importanti, per ambienti pubblici e hotel, è quella riguardante la resistenza al fuoco. Questa riguarda:
- Poliuretano espanso;
- Mobili imbottiti completi (UNI 9175 – classe 1IM; IMO A 652 (16); TB 133);
- Imbottiture (UNI 9175 – classe 1IM; TB 117; BS 5852; M4);
- Tessuti di rivestimento (UNI 9174 – classe 1; TB 117; BS 5852).
Eco-sostenibilità dei materiali
Anche la produzione di arredi ha un impatto sull’ambiente. La maggior parte di divani e poltrone sono costituiti da poliuretano espanso che, da solo, crea il 50% dell’impatto ambientale della produzione di imbottiti.
Segnaliamo, quindi, almeno 3 principi di sostenibilità ambientale da considerare per l’acquisto di imbottiti.
Ti consigliamo di scegliere:
- prodotti che presentano un minor quantitativo di materiali utilizzati;
- imbottiti resistenti e duraturi (per non creare un nuovo rifiuto e aumentare la conseguente produzione per la sua sostituzione);
- prodotti realizzati con materie prime non tossiche (ne sono esempi i poliuretani privi di freon, CFC, o altri agenti rigonfianti)
Ti proponiamo anche dei suggerimenti, o soluzioni, per conservare ed estendere la vita dell’imbottito. È sempre bene, ad esempio:
- sostituire o riparare le parti usurate o rotte dell’arredo, piuttosto che sostituirlo;
- modificare la disposizione dei singoli elementi, per adattare il prodotto ad un nuovo ambiente;
- optare per imbottiti sfoderabili, facilmente lavabili e riadattabili.
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Francesca & Carlo